Curioso come io abbia scelto di parlarti prima di loungewear e poi di power dressing, due opposti dell’abbigliamento femminile: per quanto io ami i contrasti, oggi non sto forzando la mano, perché la realtà è che ci sono occasioni e condizioni in cui va benissimo scegliere outfit casual e rilassati, altri in cui il nostro umore ha bisogno di qualcosa di più grintoso.

E quel qualcosa, si chiama power dressing!

Nato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, il power dressing rappresenta un insieme di tecniche volte alla valorizzazione estetica della nostra immagine, che dovrebbe subito renderci riconoscibili ed iconiche.

Il power dressing si è sviluppato principalmente nel mondo della moda femminile, sotto forma di tailleur strutturati e completi, spesso abbinati a decollete a tacco alto che si trasformavano in sneakers nella passeggiata per arrivare in ufficio: guardando i film di quel periodo storico, uno fra tutti il mio amato “Una donna in carriera”, ti sarà capitato di notare lo stile sempre riconoscibile delle protagoniste, ed è proprio di questo che voglio parlarti oggi.

I vestiti che indossiamo, così come il nostro portamento, il make up (o la sua assenza), l’acconciatura e lo stile in generale, sono tutti dei potentissimi mezzi di comunicazione non verbale, che diventano nostri alleati quando impariamo a curarli e ad usarli di conseguenza.

Il power dressing è legato a doppio filo al concetto di personal branding, la strategia, o l’insieme di strategie, che rappresentano, definiscono e valorizzano la nostra immagine professionale, qualsiasi sia il nostro lavoro: curare il nostro stile non è quindi un vezzo frivolo, ma un ottimo modo di comunicare senza parlare, di farci conoscere e riconoscere dal primo impatto visivo.

Ecco quindi che curare il look diventa importantissimo, perché l’abito fa il monaco, e nonostante sia importante ricordare di non giudicare l’apparenza, credo fermamente che il power dressing e la cura per quello che indossiamo anche al lavoro ci aiutino a sentirci più sicure delle nostre capacità e più a nostro agio anche nelle situazioni più complesse.

Ed in questo momento storico in cui c’è così poca attenzione per tutto ciò che riguarda l‘occupazione femminile, sta a noi, ancora una volta, prenderci cura di noi stesse, anche con qualche apparente frivolezza che in realtà ci rende ancora più forti.

Se vuoi iniziare a creare la tua “divisa da lavoro” concentrati sui valori che vuoi comunicare quando entri in una stanza (anche virtuale), quali aspetti della tua personalità vuoi enfatizzare, cosa ti rende unica: il power dressing perfetto è coerente, curato e duraturo nel tempo.

Guarda gli esempi qui sotto per prendere ispirazione e per imparare a studiare ed analizzare lo stile di chi ti circonda, scoprirai presto che è un dettaglio curato nel branding di tutte le persone di successo!

La Regina Elisabetta e i suoi completi colorati, una firma di stile riconoscibile all’istante!
I completi femminili e colorati, ma sempre rigorosi, di Margaret Thatcher
Le gonne romantiche di Csaba Dalla Zorza, ispirate al suo modo di essere e alla sua passione per il vintage
Steve Jobs e i suoi outfit lineari, semplici e non convenzionali, proprio come il suo brand, Apple

Per creare il tuo stile personale non è necessario rivoluzionare il tuo guardaroba, anzi; parti da quello che già hai e cerca di capire cosa comunica, e se è in linea con quello che tu vuoi comunicare, online e offline.

A volte basta un accessorio per modificare l’impronta di un look, quindi cambiare è più facile di quanto sembra!

Autore Sara Mallia

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